

Si tratta di una metodologia di intervista di selezione che ha come oggetto l’approfondimento di situazioni, compiti, azioni messe in atto e risultati raggiunti: S.T.A.R. infatti è l’acronimo di situation, task, action and result.
Molto utilizzato soprattutto da realtà multinazionali, mette spesso in difficoltà il candidato in quanto gli si chiede di focalizzarsi su situazioni reali e di descrivere come si siano affrontate con l’obiettivo di indagare sulle capacità di risposta agli stimoli, creatività, capacità di risoluzione di problemi mediante il coinvolgimento di terzi o facendo appello solo alle proprie capacità.
La struttura tipica di un colloquio STAR prevede una prima parte nella quale viene richiesto di descrivere una situazione reale e concreta nella quale il candidato si sia trovato.
Successivamente si approfondisce l’obiettivo o meglio il risultato che si voleva raggiungere
In terza battuta vengono poste delle domande per approfondire le azioni ovvero le attività concrete svolte dal candidato per gestire la situazione e raggiungere l’obiettivo.
In ultima analisi vengono approfonditi i risultati raggiunti e come questi siano stati raggiunti.
Come si affronta in modo efficace un colloquio basato su questo schema?
Tenendo a mente queste semplici regole:
- Prepararsi prima richiamando nella mente le situazioni che si sono vissute e le risorse che si sono messe in campo, sia nostre che di altri;
- Essere concreti ed esporre le situazioni in modo chiaro e circostanziato;
- Focalizzandosi sul risultato raggiunto e su come questo abbia soddisfatto le attese.
Che cosa vuole capire il selezionatore utilizzando questa tecnica?
Innanzitutto vuole comprendere come il candidato abbia gestito situazioni concrete e quali risorse abbia messo in campo. Allo stesso tempo tuttavia cercherà di capire se le azioni che sono state fatte siano coerenti con quello che l’Azienda si aspetta.
Non basta saper gestire le situazioni e raggiungere gli obiettivi: è necessario farlo in coerenza alle aspettative dell’Azienda.